Rischio sismico?
"Alto il rischio in Italia
Interessato storicamente da scosse di intensità elevata che hanno
avuto un impatto notevole anche sull'economia, per conformazione geografica, il
nostro paese è uno dei luoghi maggiormente esposto ai rischi sismici nel bacino
del Mediterraneo. Geologicamente, il punto di contatto tra la zolla africana e
la zolla euroasiatica coincide con la parte centro meridionale della penisola,
tra le zone di maggiore pericolosità vanno annoverate certamente la fascia di
territori in cui si snoda la catena degli Appennini meridionali e la parte
orientale della Sicilia, quest'ultima sopratutto, interessata anche dalla
presenza di sistemi vulcanici, da Stromboli all'Etna, uno dei vulcani ancora
attivi più grandi del mondo. Prendendo infine, come riferimento i valori
massimi di accelerazione al suolo registrati in Italia negli ultimi 50 anni, si
deve considerare molto pericolosa anche la zona dell'alto Friuli Venezia
Giulia, che ha fatto registrare, con il sisma degli anni 80 a Gemona del
Friuli, i valori sismici più alti di tutto il territorio italiano.
Negli ultimi anni, il Ministero dell'Ambiente, con la cooperazione
della Protezione Civile, ha elaborato una classificazione delle aree con il
maggior rischio, indicando una percentuale di rischio sismico per ogni regione.
Al primo posto si colloca l'Umbria, con una percentuale del 89% di rischio,
seguono la Basilicata, con un rischio del 86%, il Molise al 80%, Valle d'Aosta
e Liguria intorno al 70%. Chiude, questa poco rassicurante classifica la Lombardia
con una percentuale di poco superiore al 40%. Questo grado di pericolosità,
definita medio-alta dagli esperti del settore, è amplificata infine anche
da una vulnerabilità maggiore degli edifici, non solo per la presenza di un
patrimonio edilizio storico, primi fra tutti monumenti e edifici antichi, ma
anche per le numerose carenze, sopratutto in termini di controllo e di
prevenzione, lasciate nel sistema delle costruzioni sul suolo nazionale.
Le Compagnie Assicurative e i Terremoti
Un territorio in cui oltre il 40% dei comuni si trova in aree a
rischio sismico, le maggiori compagnie assicurative hanno elaborato diverse
soluzioni di tutela, in molti casi ampliando le polizze per le abitazioni che
prevedono la copertura dei danni contro incendi e furti. In altri paesi del
mondo e della comunità europea, in alcune condizioni è richiesta in
termini di legge l'obbligatorietà o, quanto meno, la semi obbligatorietà di
un'assicurazione contro questo tipo di calamità nei territori con maggiore
rischio. Pur senza obblighi, l'ordinamento e il sistema statale del nostro
paese da competenza ad emanare norme per la tutela del territorio allo Stato
centrale, chi vuole sottoscrivere un'assicurazione per la propria casa contro
il terremoto può farlo richiedendo informazioni presso una delle compagnie che
offrono questo prodotto.Contro il pericolo di terremoto, nelle zone più
a rischio, è possibile valutare una polizza assicurativa specifica. Ha
caratteristiche specifiche che è importante conoscere e valutare bene."