La nave per salvare i migranti finanziata grazie al crowdfunding

                                                   























































“Jugend Rettet” è un’associazione di 8 ragazzi berlinesi: nel giro di un anno hanno messo in piedi una campagna capace di raccogliere fino a 300mila euro







I due fondatori dell’associazione Jakob Schoen e Lena Waldhoff, davanti alla nave acquistata per prestare soccorso in mare

















   



maurizio guagnetti
milano




C’è una Germania che non ti aspetti, fatta di ventenni che dalla lontana Berlino riescono a vedere il Mediterraneo come fosse il giardino di casa loro. Studenti che sentono l’epocale crisi dei migranti che stiamo attraversando con un senso di responsabilità che nessuno tra i governanti europei ha voglia di prendersi.









Mentre la cancelliera tedesca ha definitivamente archiviato il titolo umanitario di “Mama Merkel” che le avevano attribuito per la sua iniziale apertura ai profughi, Jakob Schoen e Lena Waldhoff, che oggi vivono a Berlino, hanno deciso di fare qualcosa di concreto per salvare le vite umane di chi in estate tenterà di arrivare in Europa con le carrette del mare. 



La “folgorazione” gli è arrivata nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2015, davanti alle immagini di uno dei tanti naufragi tra la Libia e l’Italia. Quella volta ne annegarono 800. La generazione di Jacob e Lena non è abituata a manifestare, alla piazza preferisce la rete ed è lì che con un gruppo di altri sei coetanei, quasi tutti tedeschi, hanno dato vita a “Jugend Rettet”. 

L’Europa del crowdfunding per aiutare i migranti  
Gli austriaci si preparano a chiudere il Brennero, i macedoni hanno bloccato il passaggio attraverso i Balcani, Renzi chiede ai suoi colleghi europei aiuto attraverso gli eurobond e dopo l’accordo con la Turchia le speranze dei governanti europei sono nelle mani di Erdogan che conta nel suo Paese una presenza di più due milioni di profughi. In questo quadro di rimpalli continui i ragazzi di “Jugend Rettet” hanno raccolto quasi 300 mila euro con due campagne di crowdfunding e il contributo di due importanti donatori che hanno scelto di restare anonimi. In questi giorni, con la consulenza di Greenpeace Deutschland, stanno allestendo la prima imbarcazione privata che a partire dal prossimo giugno pattuglierà per sei mesi il mediterraneo per soccorre i migranti a rischio naufragio.
da www.lastampa.it

















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