Assicurazione - Quando si chiude una porta...








Foto di Robert Doisneau

Un po' di storia

L’assicurazione ha una funzione molto importante nelle economie contemporanee.

Nascita dell’assicurazione

L’assicurazione moderna nasce nel XVII secolo, prima, l’economia del medioevo conosceva delle forme di mutua assistenza, molto simili a espressioni di carità volontaria.
Primo esempio di assicurazione moderna è un’assicurazione sulla vita basata sul sistema del vitalizio, istituita a Parigi dal banchiere italiano Luigi Tonti, e per questo chiamata “tontina”.
Il sistema prevedeva la creazione di fondi attraverso i contributi corrisposti da ogni membro dell’associazione sulla base della sua speranza di vita.
La somma veniva investita, e alla fine di ogni anno, l’interesse era suddiviso tra i sopravissuti e, l’ultimo superstite riceveva sia l’interesse annuale sia l’intero capitale.
Durante il XIX secolo, l’industrializzazione accrebbe il numero e la gravità dei rischi sul luogo di lavoro: i primi sistemi di assicurazione sociale miravano a coprire questo tipo di rischi e, a partire dalla Prussia , essi vennero resi obbligatori in numerosi paesi europei.
Nel XX secolo solo nelle economie sviluppate aumentò l’importanza dell’ assicurazione sulla vita, alla quale si affiancarono altri tipi di assicurazione contro i danni e quelli sulla responsabilità civile.




Principi dell’assicurazione moderna

L’attività economica di una compagnia di assicurazione è diretta a conseguire un profitto dalla differenza fra il totale dei premi versati e quello degli indennizzi corrisposti.
Deve essere in grado di calcolare la probabilità del verificarsi degli eventi dannosi, oggetti di copertura assicurativa .
Per esempio per l’assicurazione sulla vita i premi sono calcolati sulla base dei tassi indicati dalle tabelle di mortalità.
Per l’assicurazione sul furto d’auto, i premi sono calcolati sulla base delle statistiche cittadine, provinciali o regionali sui furti d’auto e così via.
Da queste valutazioni la compagnia decide quali coperture comprendere e quali premi e indennizzi prevedere.
Basandosi sulla probabilità di eventi futuri, questa decisione è soggetta a un rischio: per questa ragione in tutte le economie sviluppate le compagnie di assicurazione sono soggette a stretta vigilanza da parte dello stato.
Per gli eventi potenzialmente molto dannosi o molto frequenti , alcuni stati prevedono l’obbligatorietà dell’assicurazione.
Ad esempio alcuni esercizi commerciali sono obbligati ad assicurarsi contro l’incendio e in molti paesi è obbligatoria sulla R.C. per i danni causati a terzi nella guida dei veicoli stradali.


( Enc. Encarta)
Settembre 2006

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