Gino Paoli a Pesaro 30-11-2012




Uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana sale sul palco del Rossini pronto a nuove sfide: i suoi brani indimenticabili troveranno una veste inedita in arrangiamenti pieni di lirismo accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana e da un trio jazz.


GINO PAOLI & Orchestra Filarmonica Marchigiana,
Trio Jazz Bonaccorso, Tarenzi, Angelini
'MUSICA SENZA FINE'
Concerto straordinario fuori abbonamento
GINO PAOLI
Gino Paoli (nato a Monfalcone, in provincia di Gorizia, ma presto trasferito a Genova con la famiglia) è considerato uno dei padri della Canzone d’autore italiana: tra primi che, attenti alla lezione degli chansonnier francesi, iniziarono a scrivere proprie canzoni e a cantarsele, in un universo musicale all’epoca (fine degli anni ‘50) dominato da autori o interpreti ‘puri’. Dopo alcuni singoli di nessun successo incisi per la neonata etichetta Ricordi, Paoli scrive e canta “La gatta”, uno dei suoi classici. Il singolo vende in un mese appena un centinaio di copie, ma, inaspettatamente, alcune settimane dopo finisce in classifi ca ed inizia a vendere benissimo. Siamo nel 1960. In quel periodo conosce Ornella Vanoni, attrice che desidererebbe cantare, per la quale scrive “Senza fi ne” che la lancia e che diviene un hit anche negli Stati Uniti, grazie a Dean Martin e Ertha Kitt. Quindi è Mina, già cantante di un certo successo, convinta dal paroliere Mogol e sconsigliata da tutti gli altri, a incidere un’altra canzone dell’introverso autore, “Il cielo in una stanza”, ed è un vero trionfo. Nel 1961, Paoli pubblica senza successo il primo album, ma anche se la carriera da autore funziona molto più di quella di cantante, nel 1963 fa centro con uno dei grandi classici della canzone italiana, quella “Sapore di sale” direttamente ispirata dalla storia con Stefania Sandrelli. Dopo alcuni anni (ma siamo dopo il ’68) di inevitabile declino, Paoli ritorna al successo a metà degli anni ‘80 grazie a una tournèe (e un disco, “Insieme”) con Ornella Vanoni e ad album come “Averti addosso”, “Cosa farò da grande” e “L’uffi cio delle cose perdute”. Del 1991 sono le vendite record di “Matto come un gatto” e del singolo “Quattro amici al bar” mentre negli ultimi anni ha allargato i suoi orizzonti con le incursioni jazz, sul palco e in studio (con l’album “Milestones” del 2007) e le nuove canzoni dell’album “Storie” del 2009

da www.comune.pesaro.pu.it

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