Saramago


"Dove arriveremo se non ci rendiamo conto che c'è un problema fondamentale per l'umanità, quello etico, superiore a tutto? (...) Senza un principio etico di responsablità personale e collettiva non arriveremo da nessuna parte"
Oggi nel mondo c'è un problema di controllo dell'informazione. Le parole più costruttive, le più limpide, possono anche non arrivare da nessuna parte, perchè i media si incaricano di impedirlo.
Quello che ciascuno di noi deve fare - dal momento che non c'è atro rimedio è rispettare in primo luogo le proprie convinzioni, non tacere in nessun caso e in nessun luogo. Pur sapendo che non cambierà niente, ma con la certezza che almeno tu non stai cambiando".
In questa intervista pubblicata su Internazionale il 27 settembre 2002 Saramago dice di avere avuto "un'esperienza molto ricca di incontri e contatti con i giovani. Non diciamo che la gioventù è buona o la gioventù è cattiva. Dobbiamo guardare cosa succede realmente. (...) Se ci preoccupassimo di questa massa di giovani, se dialogassimo con loro senza fargli prediche, senza nessuna pretesa didattica, senza avvicinarsi a loro con l'idea di sapere tutto e di essere lì per insegnare a dei poveri ignoranti, allora alcune cose potrebbero cambiare. Oggi c'è una parte di gioventù inquieta che non crede a quello che le stanno dicendo, ma non ha idee. Ed è qui la questione".

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